NATUROPATIA
Pochi sanno cos’è la Naturopatia, a cosa serve, quando e perché chiedere supporto al Naturopata. Alcuni la confondono con altro e per questo ho deciso di fare chiarezza.
LO SCOPO
All’interno di uno dei miei testi di studio preferiti, “MANUALE UMANO D’ISTRUZIONI” di Francesco Antonio Riggio, si chiarisce bene che “La Naturopatia si propone di stabilizzare l’equilibrio energetico di ogni individuo, senza il quale affiorano disfunzioni e malattie”….pertanto, la Naturopatia:
- consente alla persona di ritrovare la serenità e il vigore necessario a sostenere il benessere psico-fisico ottimale.
- ha un ruolo di prevenzione e supporto al benessere, non di terapia.
- è un approccio globale che coinvolge l’intero organismo, corpo-mente-spirito.
- essendo funzionale al benessere non ha controindicazioni perché non cura malattie.
Purtroppo, nella Naturopatia sono confluite tante discipline discutibili, moltissime delle quali senza riscontro scientifico e spesso anche in contraddizione.
LA LEGGE
Ecco le Leggi che rendono legittima la professione dell’Operatore Olistico del Benessere Naturale (Naturopata) e Operatore Olistico del Benessere Spirituale (Life Coach):
- Legge N.04 del 14 Gennaio 2013
- Artt. 3,4,5,41 della Costituzione Italiana
- Artt. 2060, 2061, 2229 del Codice Civile
Esistono anche sentenze e pareri positivi nei confronti delle Discipline Olistiche, che delineano e differenziano dall’attività estetica e sanitaria:
- Sentenza T.A.R. Veneto N. 00226/2013
- Sentenza Corte Costituzionale N. 98/2013
- Sentenza Consiglio di Stato N. 3378/2016
- Sentenza Consiglio di Stato N. 3641/2015
Esistono anche sentenze e pareri positivi nei confronti delle Discipline Bio-naturali, che le delineano e differenziano dall’attività estetica e sanitaria:
- Parere MI.S.E. 194665/2014
- Risoluzione MI.S.E. 85939/2015
LE VERITA’ SCOMODE
La Naturopatia NON è una professione paramedica ne tantomeno da ciarlatani, ovvero quel genere di attività dove si vorrebbe produrre gli stessi risultati cui mirano il medico o lo psicologo, attraverso l’uso di strumenti spesso inefficaci, privi di fondamento scientifico se non per il loro effetto placebo e suggestivo.
Queste sono la “naturopatia commerciale” e la “naturopatia abusiva”, che avrebbero la pretesa di diagnosticare e curate malattie in modo “alternativo”.
L’UNICA forma di Naturopatia praticabile da chi NON è medico, è quella sotto forma di “Consulenza e Prestazione d’opera intellettuale”, perché NON è rivolta a modificare alcunché nella persona, ma è impegnata a informarla, educarla e renderla consapevole di quello che potrebbe essere uno stile di vita più corretto, ideale e funzionale al benessere ottimale, senza imposizioni ne prescrizioni ma soltanto attraverso l’educazione, l’informazione e l’esercizio basato rigorosamente su dati e azioni riconosciute scientificamente, come la sana alimentazione, l’attività fisica salutare e l’integrazione alimentare sicura e consapevole.
La Naturopatia intesa come diagnosi e somministrazione di “cure naturali”, rientra invece nella fattispecie dell’abuso della professione medica se svolta da persone non abilitate.
IL NATUROPATA
La professione di Consulenza, disciplinata dagli articoli 2222 e seguenti del Codice Civile, in quanto prestazione d’opera intellettuale, è invece praticabile anche senza essere in possesso di alcun titolo accademico o autorizzazione sanitaria, perché non opera in questo ambito e non persegue obiettivi sanitari.
Manifestare di aver acquisito studi di Consulente Olistico del Benessere Naturale (Naturopata), di Consulente Olistico del Benessere Spirituale (Life Coach) e aver ottenuto (per quanto NON richiesti dalla legge) attestati e certificazioni di buon apprendimento delle materie, è quantomeno una dimostrazione di competenza, nonché una garanzia in più.
Tuttavia i “carteggi” non bastano a garantire di essere un buon Naturopata.
La Naturopatia è coscienza e consapevolezza della delicatezza del compito, conoscenza approfondita dei meccanismi che regolano la salute e il benessere (non la malattia perché è di competenza medica) e soprattutto è coerenza tra ciò che si dice ciò che si fa, perché è proprio questo l’aspetto che “fa la differenza” e che permette al Naturopata di confrontarsi con una persona sotto il profilo del benessere, saperla ascoltare, entrare in empatia con lei, capire e comprendere per poterla consigliare, correggere e guidare nella ricerca della propria dimensione di benessere.