IL MIO PENSIERO

CONSIDERAZIONI SUL BENESSERE

Troppa gente vive nella “cultura del malessere, ovvero segue uno stile di vita disordinato e distratto, che porta ad accorgersi del proprio benessere solo dopo averlo perso. Perché accontentarsi di “non essere malati” e accettare di vivere ogni giorno in “riserva”, con la paura della malattia e in allerta continua? Se non vuoi ammalarti ci devi pensare prima!

Non esiste solo malattia e salute, ed è falso credere che “non essere malati” sia prova certa di stare in pieno benessere. Non è così. Tuttavia si percepisce il valore della propria salute, solo quando si rischia di perderla. Questo atteggiamento è irrazionale e poco equilibrato.

Ecco perché serve Cultura del BENESSERE, basata sul “gioco di anticipo” e utile a fare il “salto di qualità” IN ANTICIPO sul malessere. Una condizione ottimale, utile a proteggersi PRIMA. Invece, spesso si preferisce dare la salute per scontata, senza farsi troppe domande, giustificando ogni tipo di eccesso e negando a se stessi l’opportunità di scoprire un PROPRIO stile di vita altrettanto piacevole ma molto più utile e “salutare”.

Per quanto mi riguarda, mi fermo qui e va bene così. Non devo convincere nessuno, non sono un predicatore ne un guru (ce ne sono già troppi in circolazione) e non mi interessa fare proselitismo. Parlo per “ragion veduta”, visto che in passato anch’io pensavo proprio nello stesso modo sbagliato. Poi ho capito e soprattutto ho scoperto come fare scelte diverse. La VITA è fatta di scelte che (nel bene o nel male) determinano ogni giorno ciò che siamo oggi e ciò che saremo. Il futuro dipende dal PRESENTE. Il futuro è “presente continuo”.

“Sono uno come te, non più di te …solo qualche passo più avanti a te. Ti basterà mettere i piedi nelle mie impronte per un po’ di tempo per andare dove vuoi e fare ciò che vuoi”.

L’ideale è trovare la “propria dimensione di benessere”, quella che piace e non decisa da altri, la più affine a se stessi, nella quale sentirsi sempre a proprio agio. Esiste? Certo! Per trovarla serve un po’ di tempo perché non è un interruttore. Solo la pratica e l’allenamento permettono la conquista del risultato. Molti ci provano improvvisando e poi rinunciano, altri hanno solo buone intenzioni e rimandano, altri ancora declinano in partenza perché si sentono inadeguati. Solo pochi riescono. Perché?

Perché mancano i fondamenti, le basi, i pilastri dell’impalcatura su cui costruire il proprio stile: motivazione, metodo, strumenti, azioni e cultura del benessere. I buoni propositi, non bastano. Occorre mettere tutto in discussione: abitudini, credenze e opinioni prive di fondamento e argomentazioni. Serve abbandonare l’ego spirituale, il “sentito dire” e accrescere la propria conoscenza. Il Naturopata ha il compito di alleggerire e semplificare questa fase critica, accorciare i tempi e i rischi del “fai da tè”, mettendo in sicurezza la persona e aiutandola a risolvere scuse e giustificazioni. Il Naturopata è come una guida che ti accompagna in montagna.

Capita spesso di sentire “esperti” in TV che dicono: “una dieta sana ed equilibrata offre tutto ciò che serve“. La domanda è “…ma che serve a fare cosa?” Perché, se è per sopravvivere, va bene, ma se è per vivere in salute, …oggi non c’è alcuna certezza.

La qualità degli alimenti non è mai stata così carente e scadente come oggi. Tutto bello da vedere, attraente, sicuramente buono al palato ma ben poco o per nulla nutriente. Ricco di calorie e povero di tutto il resto, in particolare mancano le giuste quantità di micronutrienti. Basta alimentarsi in modo disordinato e distratto per alterare i delicati equilibri del corpo e aumentare i rischi di patologie, infezioni o anche solo di invecchiare precocemente.

E inoltre, chi fa davvero questa “alimentazione sana ed equilibrata”? Conosci un bambino o un adulto che mangia verdure da 3 a 5 volte al giorno? E lo stress? Oggi non è più momentaneo (quello recuperabile), oggi è stress continuo e cronico, che logora l’organismo, la mente e il cuore, perché fa perdere amore verso se stessi. Una condizione che in passato non esisteva.

E la lista dei “fattori avversi” sarebbe più lunga, ma evito di appesantirla!

Come vorresti essere e sentirti ora? Se lo sai immaginare, quello è l’obiettivo. Se non lo sai immaginare, posso aiutarti a farlo, vederlo, programmarlo e in entrambi i casi, farti da guida. Avrai strumenti, equipaggiamento, qualcuno vicino che può correggere il tuo passo sbagliato quando serve, che ti aiuta ad evitare i pericoli e a vincere la paura di non farcela. Il merito della conquista sarà tuo e una volta ottenuta, avrai le basi, le fondamenta su cui costruire. Da lì in poi potrai solo migliorare e perfezionarti. Nulla potrà più distrarti o farti tornare indietro.

Decidi di fare un salto di qualità definitivo per impattare positivamente sul tuo benessere, trasformandolo e portandolo a un livello superiore, potente e duraturo.

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